Avete mai indossato una maschera? Perché lo avete fatto? Per gioco, paura, sfida o convenzione?
Per sentirvi protetti o per mostrarvi più forti? Per scappare da qualcosa o per raggiungere un obbiettivo?
Ci sono tantissime domande che potremmo porci sulle maschere e darci delle risposte non è semplice. Perché gli esseri umani sin dalle origini hanno fatto ricorso alle maschere per svariati motivi, rituali e idiografici soprattutto.
È in questi due ambiti che trovano spazio e collocazione i lavori e le ricerche di DEM e Ilenia Tesoro.
DEM è simbologia pura. Le sue opere spaziano dalla pittura murale all’illustrazione, dal disegno alla scultura, dalla performance al video. Non ha un mezzo preferito e un materiale predefinito. Tutto è creato in funzione del luogo, della cultura e della storia del posto. Le sue opere sono allegorie, sono un viaggio che va decodificato nella relazione tra passato e presente, uomo e natura. Nessuna sua opera sarà mai fuori luogo perché nasce in funzione di esso, che si tratti di periferia, bosco, grande metropoli o piccolo centro.
Ilenia Tesoro è sentimento. Nei suoi scatti si leggono emozioni espresse in maniera nitida. In uno dei suoi lavori più celebri l’amore è raccontato attraverso l’utilizzo di mani. Luci ed ombre che si sfiorano, si incontrano e si respingono. Come in una danza il sentimento è ricondotto a qualcosa di liberatorio, intimo ma che ha bisogno di essere comunicato. Per questo gli scatti di Ilenia non sono rubati ma neanche costruiti. Nei soggetti rappresentati, infatti, si evince una naturalezza che deriva dalla volontà di raccontare e raccontarsi.
È da queste premesse che dobbiamo partire per comprendere l’importanza e la valenza delle maschere nei lavori di DEM e di Ilenia Tesoro.
Le maschere di DEM nascono dal suo intimo ma rappresentano figure che popolano il nostro inconscio, le nostre case, le nostre campagne. Sono il nostro ricordo, la nostra essenza. Provengono da mondi che non conosciamo ma che riconosciamo. Come maschere arcaiche e tribali hanno funzione rituale e simbolica. Aiutano a conoscere e riconoscere le nostre paure, a sconfiggere incubi e a entrare in contatto con l’essenza dei luoghi e delle persone.
Le maschere indossate dai protagonisti degli scatti di Ilenia hanno un valore idiografico, simile a quello del teatro greco: caratterizzano maggiormente i personaggi e fungono da cassa di risonanza per amplificarne la voce. Negli scatti fatti a Masseria Wave (struttura storica pugliese trasformata in centro culturale con attenzione al mondo queer) i protagonisti posano fieri, indossando maschere che non nascondono persone ma che accentuano personalità, lasciando intravedere sguardi che lanciano provocazioni e non sfide.